sabato 27 aprile 2013

Proverbio arabo

"Cinque sono i gradi per giungere alla saggezza: tacere, ascoltare, ricordare, agire, studiare".  
Proverbio arabo

venerdì 26 aprile 2013

Anteprima. La ragazza di Teheran di Maurice Bigio

“Shirine ha tanti nemici ma solo un’arma: la sua libertà” 

La protagonista di questo nuovo libro sul regime iraniano è una donna che non ha altra scelta se non quella di combattere.

La sua è una battaglia pubblica e privata nello stesso tempo contro due temibili oppressori: il primo, “esterno” e ben riconoscibile, è rappresentato dal potere politico. L’altro, più subdolo è nascosto dietro la figura del marito di Shirine, in apparenza uomo colto ed impeccabile, ma in realtà rigido tradizionalista incapace di vedere oltre il velo oscuro del fanatismo religioso.

A Shirine, dunque spetta la lotta contro la società intera ed i lati oscuri di una vita che sembra tranquilla, ma è segnata da dolori ed imposizioni. 

La storia di questa donna è il ritratto dell’Iran moderno in tutte le sue sfumature e contraddizioni, ma anche lo specchio della vita difficile, benché piena di speranza, che molte persone, uomini e donne, sono costretti a vivere ogni giorno. 


Il Libro

Titolo: La Ragazza di Teheran 

Autore: Maurice Bigio 

Casa editrice: Newton Compton 

Pagine: 283 

Prezzo: 9.90 euro (disponibile anche in ebook a 4.99)

Data di pubblicazione: 18 aprile 2013 






  Trama

Può un silenzio essere più assordante di mille parole? 

Shirine è un avvocato che si batte per difendere le vittime oppresse dal regime totalitario dell'Iran. La sua, però, non è solo una battaglia pubblica e legale. Shirine ne combatte un’altra, privata e quotidiana all’interno delle mura domestiche. Suo marito Shapour, importante fisico atomico che si occupa degli studi sul nucleare in campo bellico, nonostante abbia studiato negli Stati Uniti, si rivela ben presto un tradizionalista, un fanatico religioso che si oppone fermamente all’impegno sociale della moglie. Cerca, perciò, con tutti i modi a sua disposizione, di ridurla al silenzio, al ruolo esclusivo di madre cieca e sorda che si occupi del loro figlio malato, Shantia, un bambino brillante, condannato però a una vita breve e alla paralisi progressiva. Shirine sa però che deve continuare a lottare, per sé, per il suo Paese e per offrire a suo figlio un assaggio di vita in cui le parole Libertà e Giustizia abbiano ancora un valore. Nell'Iran dei diritti umani calpestati, una donna coraggiosa è disposta a rischiare quel che ha di più caro per difendere la causa degli oppressi. 


La critica

“La ragazza di Teheran è un bell’affresco, contraddittorio ma realistico, dell’Iran attuale e, soprattutto, del destino di una donna eccezionale. Favoloso”. 
Page des Libraires 


Per saperne di più 

La pagina del sito Newton Compton dedicata al libro, in cui è possibile scaricarne un estratto.


L’autore 

Maurice Bigio è nato a Il Cairo, è un medico radiologo che vive e lavora in Francia, osservatore particolarmente attento della realtà mediorientale. La ragazza di Teheran è il suo primo romanzo.

domenica 21 aprile 2013

Sine Tempore. La Spada di Allah


Cari amici, mi scuso per il ritardo nel pubblicare i nuovi post, ma sono stata impegnata in alcuni nuovi progetti. 

Per ora posso iniziare a parlarvi del primo. Si tratta di una antologia, "Sine Tempore", pubblicata dalla casa editrice La Mela Avvelenata e che conterrà anche un mio racconto, "La Spada di Allah"

L'antologia uscirà a maggio, ma ogni racconto incluso in essa verrà pubblicato anche singolarmente, a luglio, con la stessa casa editrice

Il filo conduttore del progetto è l'ucronia. Ogni autore ha ripreso un avvenimento storico riscrivendolo e cambiandone l'esito. 

Nel caso de "La Spada di Allah" (che non sarà il solo racconto di cui parlerò nel blog) l'ambientazione scelta è quella dell'Assedio di Vienna del 1683

Cosa sarebbe accaduto se l’Impero Ottomano avesse conquistato Vienna in quel fatidico 11 settembre 1683, quale sarebbe stato il destino del mondo? 

"La Spada di Allah" è un racconto in cui amore, ambizione, inganno, tradimento, magia e politica si fondono. 


La trama 

9 settembre 1683. L’esercito ottomano tiene sotto assedio Vienna, la “Mela d’Oro”, deciso a
conquistarla e a penetrare, attraverso essa, nel cuore dell’Europa. Il sultano, però, non è ancora certo di voler scatenare una guerra, al contrario del suo consigliere Ibrahim, in realtà un jinn mosso dalla sete di potere. Quest’ultimo riesce, grazie ai suoi poteri e all’alleanza con Sharif, il crudele figlio del sultano, a conquistare Vienna ed il mondo, portando l’Islam a dominare sull'intera umanità. Si apre un’epoca di crudeltà ed incertezza, poiché il messaggio della religione musulmana viene traviato e modellato sulla ferocia dei nuovi padroni. C'è solo un modo per uccidere Ibrahim: impossessarsi della leggendaria spada di Allah. L'impresa è da sempre considerata impossibile, ma il coraggioso Abdallah non esiterà a rischiare la vita pur di salvare la sua amata Noor ed il mondo intero dagli intrighi di Ibrahim, ristabilendo la pace ed il vero messaggio dell’Islam. Per riuscirci, però, dovrà fare i conti con la sua coscienza… 


Aneddoti legati al racconto.

Dopo averlo pensato e scritto, ho scoperto il film di Martinelli dedicato all'avvenimento storico e ora al cinema (lui, però ha raccontato i fatti cosi come sono avvenuti, nel progetto di Sine Tempore, invece, abbiamo "giocato" con la Storia). 

Un po' prima di scriverlo, invece, mi viene regalato il libro "Il Turco a Vienna" (l'ho divorato...il libro non il Turco). 

L'assedio di Vienna fu anche argomento di un mio esame. Se qualcuno crede al karma, mi faccia sapere se c'è un oscuro significato in tutto ciò :-) 

Presto pubblicherò tutte le novità al riguardo. Intanto vi segnalo la pagina facebook dedicata all'antologia.

sabato 20 aprile 2013

Aforismi. Hafiz

"Si dice che dopo una lunga attesa, la pietra che riposa sotto terra si tramuti in rubino. Si lo credo, ma è con il sangue del suo cuore". 
Hafiz, (1315-1390) mistico e poeta persiano
(Frase tratta dal libro di Assia Djebar, "Vasta è la Prigione", Bompiani, 2001)

sabato 13 aprile 2013

Citazioni. Fatima Mernissi

"Devi imparare a gridare e protestare, proprio come hai imparato a camminare e parlare. Piangere davanti agli insulti è come chiederne ancora".
Tratto dal libro di Fatima Mernissi (1940) "La terrazza proibita. Vita nell'harem"

sabato 6 aprile 2013

Aforismi: Khalil Gibran

"Diceva un foglio bianco come la neve: 'Sono stato creato puro, e voglio rimanere così per sempre. Preferirei essere bruciato e finire in cenere che essere preda delle tenebre e venir toccato da ciò che è impuro'. Una boccetta di inchiostro sentì ciò che il foglio diceva, e rise nel suo cuore scuro, ma non osò mai avvicinarsi. Sentirono le matite multicolori, ma anch’esse non gli si accostarono mai. E il foglio bianco come la neve rimase puro e casto per sempre, puro e casto, ma vuoto" 
Khalil Gibran (1883-1931)